Descrizione[]
Alessandro di Macedonia, più tardi conosciuto come Alessandro Magno, era un re del regno di Macedonia nell'Antica Grecia dal 356[3] al 323 a.C.[4] Presumibilmente, la sua storia su Terra-616 è per lo più simile a quella della sua controparte nel mondo reale.
Storia[]
Origine
Alessandro nacque da Olimpia, discendente da Neottolemo, figlio di Achille, figlio della Ninfa Teti.[5]
Viaggio nell'era Hyboriana[]
Ad un certo punto della sua carriera, Alessandro Magno e i suoi eserciti attraversarono una strana nebbia blu che li riportò indietro nel tempo a circa 10.000 anni prima della sua nascita, nell'Età Hyboriana. In questo periodo, Alessandro e i suoi eserciti costruirono la città di Attalo, formando la dinastia greca. Lui e il suo esercito iniziarono quindi a marciare verso est quando la strana nebbia si sollevò rimandando Alessandro e il suo gruppo indietro nel tempo.[1]
A causa del suo breve viaggio nell'era Hyboriana, le donne e i soldati rimasti ad Attalo rimasero bloccati quando Alessandro e gli altri furono riportati alla loro epoca. Queste persone continuarono l'impero greco in quest'epoca. Quando le leggende sul loro fondatore divennero antiquate, Alessandro fu infine conosciuto come Iskander, e il popolo di Attalo attese il suo ritorno. Anni dopo, il regno di Attalo passò sotto il dominio di Tolomeo, fu amico della città di Harakht e fu visitato una volta da Conan il Barbaro.[6]
Vita[]
In un altro punto, presumibilmente insieme a Lord Mormo dell'Ordine dell'Hydra, pagò metà del suo tesoro per acquistare la Lancia di Achille, il suo antenato.[5]
Nel 330 a.C., Alessandro Magno e i suoi eserciti combatterono lungo il Fiume Nilo per liberare la regione dagli invasori persiani. Questa battaglia fu testimoniata dall'eterno mutante noto come Apocalisse, che rimproverò il suo popolo per essersi schierato con un conquistatore per sconfiggerne un altro, considerandolo una debolezza.[7] Dopo la vittoria e la conquista dell'Egitto, Alessandro cercò di affermarsi come Dio tra il popolo, poiché un oracolo aveva affermato che Zeus era il dio preminente e che lui stesso sarebbe stato un dio alla sua morte. Apprendendo che anche Apocalisse era venerato come un dio, Alessandro portò un esercito nel dominio dell'immortale mutante. Quando Apocalisse udì le affermazioni di divinità di Alessandro, si limitò a ridere del mortale. Era una risata così sinistra che Alessandro Magno e il suo esercito fuggirono.[8]
Alessandro Magno governò l'Egitto[9] e l'Iraq[9][4][5]<!- - Storicamente parlando, ci sono due resoconti della morte di Alessandro nel corso dell'anno. Uno afferma che era morto di febbre, un altro afferma che ciò era avvenuto a causa di un colpo alla testa. Qualunque sia la verità, è andata perduta nell'antichità.[3] -->
Eredità[]
Alla sua morte, Mormo dell'Ordine dell'Hydra si recò al Tempio di Atena sull'Acropoli di Phaselis, Licia, prendendo la Lancia e uccidendo Lython, un prete che si opponeva a lui.[5]
Non è noto se sia diventato un dio alla sua morte, come affermato dall'oracolo.
Abilità[]
Cavaliere, spadaccino, studioso e tattico
Mezzi di Trasporto[]
Cavallo
Armi[]
Possedeva la Lancia di Achille[5]
Curiosità[]
- Lo Alessandro storico era un membro della dinastia Argeade, che governò il Regno di Macedonia dal IX secolo a.C. al 310 a.C. Il fondatore della dinastia, Carano, era presumibilmente figlio di Temeno, re di Argo. Temeno stesso era un membro degli Eraclidi/Eracleidi, un'intera dinastia che affermava di discendere da Eracle/Ercole. Più specificamente: Temeno era un figlio di Aristomaco, Aristomaco era un figlio di Cleodeo, Cleodeo era un figlio di Illo e Illo era un figlio di Eracle e Deianira.
- Alessandro e la dinastia Argeade rivendicavano una lontana parentela con altre casate reali che affermavano di discendere dagli Eraclidi. Queste includevano le dinastie locali di Corinto, Messene e Sparta.
- La madre di Alessandro, Olimpia, apparteneva ai Molossi, una dinastia locale dell'Epiro. Il fondatore della dinastia Molosso era presumibilmente figlio di Neottolemo, re di Ftia (un veterano della guerra di Troia) e della sua concubina Andromaca (una principessa della città di Tebe in Cilicia e vedova di Ettore, principe di Troia). Neottolemo era lui stesso figlio di Achille, principe di Ftia (che fu ucciso nella guerra di Troia) e Deidamia, principessa di Sciro. Achille era figlio di Peleo, re di Ftia e della dea del mare Teti, una delle Nereidi.