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Il personaggio di Ego, il Pianeta Vivente è interpretato dall'attore Kurt Russell e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire dal quindicesimo film della saga cinematografica, intitolato "Guardiani della Galassia Vol. 2" di cui è l'antagonista principale.

Storia[]

Passato[]

Ego era un Celestiale, un essere molto potente e antico, creatosi da solo alla deriva nel cosmo a partire dalla propria struttura cerebrale nell'arco di milioni di anni, attorno alla quale aveva costruito poi un intero pianeta delle dimensioni di una luna terrestre ed era divenuto più forte e intelligente. In cerca di uno scopo nella sua vita eterna, Ego si costruì un corpo fisico per girare i differenti pianeti dell'universo conosciuto alla ricerca di un senso, di un'altra forma di vita nell'universo oltre se stesso.

Annoiato dalle altre specie, Ego scoprì finalmente il suo obiettivo nella vita: innestare migliaia di estensioni di se stesso nei pianeti da lui visitati per terraformarli e controllarli secondo la sua volontà, attuando così il suo progetto di "Espansione" affinché tutto diventasse "Ego". Ma poiché un singolo Celestiale non disponeva del potere sufficiente per portare a termine tale impresa, Ego scelse di accoppiarsi con centinaia e centinaia di esseri sparsi nell'universo nella speranza che almeno uno dei bambini nati dalla loro unione, ereditasse i suoi geni celestiali e gli consentisse di portare a termine il suo progetto per il cosmo.

A tale scopo, Ego assoldò il pirata Yondu Udonta affinché rapisse tutti i bambini nati e li portasse al suo cospetto per sottoporli ad un "test genetico". Tuttavia, nessuno di questi sembrava avere ereditato i suoi geni Celestiali, dunque, li uccise tutti senza pietà.

Nel corso di uno dei suoi molti viaggi, Ego conobbe Meredith Quill. I due condivisero una breve ma intensa e passionale storia d'amore dalla quale nacque proprio il piccolo Peter Quill. Nonostante l'amore che nutrisse nei confronti di Meredith, tuttavia, Ego fu costretto ad ucciderla impiantandole un cancro terminale al cervello nell'eventualità che il figlio da lei generato, per via dell'attaccamento alla madre, lo avrebbe allontanato dai suoi piani di Espansione.[2]

Il ritrovamento di Peter Quill[]

Avendolo udito che un uomo venuto dalla Terra, un tale Peter Quill - era stato in grado di brandire una Gemma dell'Infinito senza morire, Ego capì che quello doveva essere proprio il figlio che aveva perduto e che il ragazzo doveva avere ereditato i propri geni di Celestiale. Ragione per la quale si mise in testa di ritrovarlo e portare a termine il proprio oscuro piano.

Mostrandosi pentito per gli anni di lontananza, Ego riuscì a convincere e manipolare il povero Peter che aveva sempre desiderato di conoscere il proprio padre un giorno riguardo le sue buone intenzione, tuttavia Mantis, assistente personale del Celestiale, innamoratosi dell'imperscrutabile Drax e messa alle strette da Gamora, rivelò ai compagni di Peter, i Guardiani della Galassia, le reali intenzioni di Ego. Apprendendo di essere soltanto un strumento, Peter si ribellò al padre e questo, ritrovandosi alle strette, lo intrappolò allo scopo di utilizzarlo come "batteria vivente" per realizzare i suoi scopi.[2]

Distruzione[]

Mantis spiegò inoltre ai guardiani che l'unico modo per uccidere Ego era distruggere il nucleo centrale all'interno del pianeta: a tale scopo, una volta liberato Peter dalla prigionia di Ego, grazie alle batterie che aveva sgraffignato ai Sovereign, Rocket costruì al volo una bomba così potente da far detonare l'intero pianeta.

Ego, unicamente interessato ai propri piani di conquista, tentò di convincere Peter a risparmiarlo, spiegandogli che alla sua morte avrebbe perduto i suoi geni di Celestiale e tutte le capacità ad essi collegate. Deluso dalle sue parole, Peter fece detonare la bomba.[2]

  1. 2,0 2,1 2,2 Guardiani della Galassia Vol. 2 (film)