Marvel Database

Guardiani della Galassia Vol. 2 è un film del 2017 diretto da James Gunn basato sull'omonima squadra di supereroi della Marvel Comics. Il film è il sequel di Guardiani della Galassia Vol. 1. Prodotto dai Marvel Studios, è il quindicesimo film del Marvel Cinematic Universe, nonché terzo capitolo della Fase 3.

I protagonisti della pellicola sono Chris Pratt nel ruolo di Star-Lord, Zoe Saldana nel ruolo di Gamora, Dave Bautista nel ruolo di Drax, Vin Diesel doppia Groot, Bradley Cooper doppia Rocket Raccoon, Pom Klementieff nel ruolo di Mantis, Karen Gillan nel ruolo di Nebula, Michael Rooker nel ruolo di Yondu Udonta, Elizabeth Debicki nel ruolo di Ayesha, con Kurt Russell nel ruolo di Ego, Sean Gunn nel ruolo di Kraglin e Sylvester Stallone nel ruolo di Stakar Ogord.

Personaggi[]

Personaggi Principali:

Personaggi Secondari:

Antagonisti:

  • Ego[1] (Storia principale e nei flashback) (Impersona David Hasselhoff)
  • Sovereign
    • Alta Sacerdotessa Ayesha (Prima apparizione)
    • Numerose altre sacerdotesse sconosciute
    • Zylak (Prima apparizione)
    • Numerosi altri piloti sconosciuti
    • Adam (Prima apparizione)
  • Ravagers di Taserface
    • Taserface[1]
    • Numerosi altri membri sconosciuti (Tutti morti)

Personaggi Minori:

  • Meredith Quill (Storia principale e nei flashback) (Ologramma, statua)
  • Ravagers di Stakar Ogord
    • Stakar Ogord (Prima apparizione)
    • Numerosi altri membri sconosciuti
  • Howard the Duck
  • Thanos (Menzionato)
  • Nonno di Peter Quill
  • Gran Maestro

Trama[]

Missouri, Pianeta Terra, 1980[]

La giovane Meredith Quill si innamora di un uomo dai lunghi capelli biondi e la carnagione abbronzata. Dopo un'intera estate trascorsa insieme a bordo di una decappottabile, lui la portò presso un boschetto dove cresceva una pianta molto particolare con la promessa che, molto presto, quella stessa pianta avrebbe messo radici in tutto l'universo. A conoscenza della sua natura aliena, Meredith gli dichiarò amore eterno e lo baciò appassionatamente.

Trentaquattro anni dopo, Presente della storia[]

I Guardiani della Galassia, capitanati da Peter Quill, vennero assoldati dall'Alta-sacerdotessa Ayesha per impedire ad un orripilante mostro interdimensionale di nutrirsi di speciali batterie Sovereign. Mentre i compagni combattevano la creatura con ogni arma a loro disposizione, Groot, divenuto un giovane e tenero alberello, collegando i ricevitori e le casse di uno stereo, incominciò a danzare spensierato. Facendosi inghiottire dalla creatura dalla pelle troppo spessa per essere perforata dall'esterno, Drax tentò di sventrarla dall'interno, permettendo all'indomita Gamora di tagliarlo in due per mezzo della sua spada. Protette le batterie Anulax, i guardiani raggiunsero il reame di Sovereign per ricevere la loro ricompensa. Rocket, tuttavia, decise in gran segreto di sgraffignarsi un po' delle super-batterie con l'intenzione di rivenderle.

Come ricompensa per il loro operato, Ayesha consegnò ai guardiani la prigioniera Nebula, catturata dai Sovereign qualche mese dopo la battaglia di Xandar mentre tentava di rubare le batterie Anulax. Con l'intenzione di consegnarla ai Nova Corps, i guardiani ripartirono alla volta di Xandar per riscattare la taglia sulla testa; tuttavia, quando l'alta sacerdotessa scoprì di essere stata ingannata da Rocket, spedì le sue flotte dorate al loro inseguimento. Pesantemente bersagliati dalla flotta di droidi Sovereing, i guardiani vennero salvati da un misterioso essere umano che, a bordo della sua navicella, con un singolo colpo distrusse tutte le flotte Sovereign. Ma poiché il loro mezzo era stato gravemente danneggiato, i guardiani finirono per precipitare sul pianeta Berhert. L'uomo, che si presentò al loro cospetto, rivelò di chiamarsi Ego e di essere il padre biologico di Peter, sulle sue tracce ormai da un paio di anni.

Davanti ad un falò, Ego rivelò a Peter di avere ingaggiato il pirata Yondu Udonta perché lo riportasse da lui quando sua madre morì ma, invece che restituirlo, Yondu decise di tenerlo con sé. Dopo di che, invitò Peter e compagni a seguirlo oltre i confini del conosciuto, dove avrebbe potuto spiegare al figlio tutto quello che gli serviva sapere riguardo il suo "retaggio speciale". Inizialmente titubante e risentito nei confronti di Ego per i lunghi anni di assenza, Peter scelse di seguire il consiglio di Gamora e accettare l'invito del padre, portandosi dietro l'aliena e il compagno Drax. Rocket, il piccolo Groot e la prigioniera Nebula rimasero invece su Berhert il tempo necessario da riparare la loro astronave e poi ricongiungersi ai compagni di squadra.

L'alta sacerdotessa dei Sovereign, Ayesha, ancora infuriata per l'affronto subito dai Guardiani, decise di inviare al loro inseguimento il pirata spaziale Yondu Udonta, ex-compagno e figura paterna di Peter Quill, nonché capo di una flotta di Ravagers. Espulso con disonore dai Ravagers per aver contrabbandato bambini in passato, Yondu, bisognoso di denaro, decise di accettare l'incarico e, alla guida di un piccolo gruppo di compagni, raggiunse Berhert dove catturò Rocket e Groot, facendosi però sfuggire la scaltra Nebula. Restio a consegnarli ad Ayesha, Yondu causò l'ammutinamento di gran parte dei suoi compagni, che lo incarcerarono assieme ai prigionieri.

In viaggio verso il pianeta di Ego, i guardiani fecero la conoscenza di Mantis, un'aliena dai poteri empatici al servizio del padre di Quill, incaricata di vegliare il suo sonno assicurandogli sogni tranquilli. La donna sembrò sin da subito attirare le attenzioni del silenzioso e scontroso Drax facendo leva sul suo senso di divertimento e meraviglia. Arrivati sul pianeta che prendeva il suo nome, Ego accolse i guardiani presso la sua reggia, spiegando al figlio di essere un Celestiale: un essere molto potente e antico, creatosi da solo alla deriva nel cosmo a partire dalla propria struttura cerebrale nell'arco di milioni di anni, attorno alla quale aveva costruito poi un intero pianeta delle dimensioni di una luna terrestre ed era divenuto più forte e intelligente. Ego era infatti un pianeta senziente e il corpo che abitava era soltanto un avatar di cui si serviva per girare i differenti pianeti dell'universo conosciuto alla ricerca di un senso, di un'altra forma di vita nell'universo oltre se stesso.

Nel corso di uno dei suoi molti viaggi, Ego conobbe Meredith Quill. I due condivisero una breve ma intensa e passionale storia d'amore dalla quale nacque proprio il piccolo Peter. Avendolo cercato per molto, moltissimo tempo, quando Ego udì che un uomo venuto dalla Terra era stato in grado di brandire una Gemma dell'Infinito senza morire, capì che quello doveva essere proprio il figlio che aveva perduto. Essendo per metà un Celestiale, Peter apprese dunque di potere utilizzare parte delle capacità del pianeta e della sua luce interiore.

Con l'aiuto del piccolo ma infantile Groot e dell'unico commilitone rimastogli fedele, Kraglin, Yondu riuscì a liberarsi e recuperare il controllo della propria astronave, uccidendo tutti i Ravagers ribelli col supporto di Rocket. Intanto, Drax approfittò del tempo libero per approfondire la sua conoscenza con Mantis. Ego la ritrovò nel suo stadio di larva, orfana del suo mondo natale. La crebbe come un'umana e la tenne con sé. "Come una specie di animale da compagnia?" le domandò dunque Drax. "Immagino di sì", fu la risposta della giovane. Nel corso di un'insolita ma al tempo stesso molto profonda conversazione, tuttavia, l'aliena dalle graziose antenne si fece sfuggire che il suo padrone, Ego, nascondeva in realtà un oscuro segreto.

Percependo che qualcosa non andasse in Ego e apprendendo come persino la sua assistente personale, Mantis, avesse paura di lui, Gamora tentò di raccontare dei suoi dubbi a Peter ma il ragazzo, idealizzando il rapporto che aveva stretto con il padre, si rifiutò di mettere in discussione i suoi reali obiettivi e i due litigarono. Uscita per schiarirsi le idee, Gamora venne attaccata da una navicella spaziale. Alla sua guida c'era proprio Nebula che, ancora rancorosa nei confronti della sorellastra che giudicava colpevole per le torture subite negli anni da Thanos, si era recata su Ego per ucciderla. Su Ego infatti, le due sorelle ingaggiarono un feroce scontro armato alla fine del quale però si riappacificarono definitivamente. Tuttavia, in cerca di una via d'uscita da quella grotta, fra le macerie, le due sorelle finirono per imbattersi in una sorta di cimitero dove centinaia e centinaia di scheletri di bambini di svariate razze erano stati ammucchiati. Attaccando quindi Mantis, Gamora costrinse l'aliena a raccontarle tutta la verità.

Durante una conversazione in privato con il proprio figliolo, Ego raccontò a Peter come, durante i suoi viaggi, innestasse migliaia di estensioni di se stesso nei pianeti da lui visitati per terraformarli e controllarli secondo la sua volontà, attuando così il suo progetto di "Espansione" affinché tutto diventasse "Ego". Ma poiché un singolo Celestiale non disponeva del potere sufficiente per portare a termine tale impresa, Ego scelse di accoppiarsi con centinaia e centinaia di esseri sparsi nell'universo nella speranza che almeno uno dei bambini nati dalla loro unione, ereditasse i suoi geni celestiali e gli consentisse di portare a termine il suo progetto per il cosmo. A tale scopo, Ego assoldò il pirata Yondu Udonta affinché rapisse tutti i bambini nati, infrangendo tuttavia il codice Ravagers, e li portasse al suo cospetto per sottoporli ad un "test genetico". Prima di Peter, nessuno dei neonati aveva mai superato il test: Ego aveva dunque bisogno dei suoi geni e del suo potere.

In completo stato catatonico durante la lunga spiegazione circa le sue origini, Peter sembrò ridestarsi quando apprese che Ego era il reale responsabile dietro alla morte della madre Meredith: egli le aveva impiantato il cancro nel cervello temendo che il morboso attaccamento del ragazzino alla madre potesse allontanarlo dai suoi piani di Espansione. Infuriato, Peter cominciò ad usare i suoi riscoperti poteri di Celestiale per ingaggiare un feroce scontro col padre. Tuttavia, il suo avversario era troppo potente per le sue capacità e lo intrappolò allo scopo di utilizzarlo come "batteria vivente" per realizzare i suoi scopi.

Informando Rocket, Yondu e il resto dei guardiani dei reali piani di Ego, Gamora guidò Drax, Nebula e Mantis verso la sala del trono per liberare Peter e fuggire via da Ego prima che fosse troppo tardi. Colpendolo per mezzo della propria nave, Yondu, riuscì ad impedire ad Ego di attuare, anche se solo temporaneamente, il proprio piano Espansione. Mantis spiegò loro che l'unico modo per uccidere Ego era distruggere il nucleo centrale all'interno del pianeta. A complicare la delicata situazione, arrivarono inoltre le flotte di droidi Sovereign, avvertiti della posizione di Yondu da Taserface, uno dei suoi vecchi commilitoni. Per distruggere il nucleo di Ego, ovverosia il suo cervello, Rocket costruì al volo una potente bomba con le batterie sgraffignate ai Sovereign, che Groot, l'unico in grado di passare attraverso quei cunicoli, posizionò proprio al centro del pianeta per poi azionarla al segnale del compagno.

Riusciti a salire a bordo della nave Ravagers prima della grande esplosione, Yondu si sacrificò per permettere a Peter, rimasto a combattere il padre, di salire a bordo della nave e salvarsi assieme al resto dei suoi compagni. Prima di morire, inoltre, Yondu gli confidò come molti anni prima, vedendo la fine che avevano fatto i bambini che aveva rapito per conto del Celestiale, si fosse rifiutato di consegnarlo. Quando la bomba esplose, uccise sia Ego che Yondu; l'esplosione tuttavia, permise ai guardiani di spostarsi ancora più velocemente attraverso lo spazio e salvarsi.

Riscattatosi agli occhi dei suoi compagni Ravagers, Yondu venne omaggiato da Peter e dagli altri pirati con un accorato e commovente funerale spaziale mentre Nebula decise di partire alla volta dello spazio profondo per attuare il suo piano di vendetta contro il padre Thanos e finalmente, ucciderlo.

Ayesha, la sacerdotessa Sovereing, delusa dai falliti tentativi di sterminare gli odiati Guardiani, costruì una nuova arma artificiale più adatta allo scopo, un uomo che ribattezzò Adam.

Cast[]

Note[]

Curiosità[]

Galleria[]

Immagini[]

Riferimenti[]

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Prima ed unica apparizione nota fino ad oggi oltre i flashback