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Storia
Dottor Destino ha sviluppato questo dispositivo non portatile e lo ha installato all'interno del Castello Doom. Poteva essere utilizzato in un interrogatorio individuale, in cui una vittima semicosciente non sarebbe in grado di rispondere se non la verità, con voce lenta. Poteva anche essere usato per prendere il controllo della mente di un piccolo gruppo di persone distratte per un tempo limitato. Destino lo usò due volte in rapida successione: in primo luogo, quando una donna che somigliava alla vecchia fiamma di Destino, Valeria, apparve alla porta di Destino; Destino si insospettì e la sottomise alla macchina, per scoprire che era una spia del nemico di Destino, Rodolfo Fortunov. Rodolfo voleva, in realtà, che Destino lo scoprisse, perché avrebbe avuto un effetto psicologico su di lui, e perché si aspettava che il cavalleresco Destino non punisse la spia per questo. La spia quindi sabotò le difese di Castello Doom, consentendo a Rodolfo e alle sue truppe di invaderlo[1] (anche se Rodolfo inviò un impersonatore androide al suo posto tramite telecomando).[2] Destino quindi utilizzò un Proiettore Olografico e un Doombot per tenere impegnati Rodolfo e alcuni dei suoi uomini in una scaramuccia, mentre dirigeva l'Ipno-Rivelatore contro di loro, prendendo il controllo delle loro menti.[1]
Note
La storia non specifica se l'Ipno-Rivelatore controllasse la mente del robot Rodolfo, impedendogli di muoversi; o la mente del vero Rodolfo, che utilizzava un telecomando per manovrare il robot e, probabilmente, utilizzava un monitor per vedere qualunque cosa stesse vedendo il robot.
Curiosità
- Nessuna curiosità.
Vedi anche
- Apparizioni di Ipno-Rivelatore
- Galleria dell'oggetto: Ipno-Rivelatore
- Immagini in cui compare Ipno-Rivelatore
- Galleria Fan-Art: Ipno-Rivelatore
Links
- Nessuno.