Il personaggio di Janet van Dyne è interpretato dall'attrice Michelle Pfeiffer e viene introdotto nella Fase 2 del Marvel Cinematic Universe a partire dal dodicesimo film della saga cinematografica, intitolato "Ant-Man". Da allora, Pfeiffer è tornata ad interpretare il personaggio nei seguenti titoli della saga: Ant-Man and the Wasp, Avengers: Endgame e Ant-Man and the Wasp: Quantumania.
Storia[]
Passato[]
Janet era una brillante matematica, scienziata e agente dello S.H.I.E.L.D. dove lavorava al fianco del proprio coniuge, il brillante inventore delle Particelle Pym, lo scienziato Henry "Hank" Pym. Indossando delle speciali armature brevettate dallo scienziato, i due svolgevano missioni in tutto il mondo sotto i nomi in codice di Ant-Man & the Wasp rimpicciolendosi a piacere per passare inosservati e portare a termine gli incarichi dell'agenzia.[2][3]
1987[]
Quando i Separatisti riuscirono ad impossessarsi di un deposito missilistico sovietico a Kursk e lanciarono un missile balistico contro gli Stati Uniti, Pym e la moglie Janet vennero incaricati dallo S.H.I.E.L.D. di entrare in azione per fermare il missile. Per via del poco preavviso, i due furono tuttavia obbligati a lasciare la figlioletta Hope, di appena sette anni, nelle mani di una tata. Consapevole che per disinnescare il missile balistico avrebbe dovuto entrare al suo interno, Hank tentò di graffiarne via la superficie ma, il rivestimento dell'ordigno era fin troppo spesso.
L'unico modo per salvare i civili americani era dunque rimpicciolirsi a livello subatomico fra le molecole, perfettamente consapevole che rimpicciolito oltre una certa misura non sarebbe stato più in grado di tornare indietro, disperso per sempre fra i meandri del Reame Quantico. Hank accettò di sacrificarsi per il bene della nazione quando, improvvisamente, il suo regolatore rimase gravemente danneggiato, impedendogli di rimpicciolirsi ulteriormente. Fu allora che Janet decise senza un istante di esitazione di intervenire al suo posto: spense il proprio regolatore e divenne subatomica per spegnere l'ordigno. Janet salvò migliaia di vite quel giorno, tuttavia il suo coraggio ebbe un prezzo e proprio come il dottore aveva previsto, la donna si perdette fra le profondità del Regno Quantico. Da sola. Terrorizzata. Per sempre.[2][3]
L'incontro con Kang il Conquistatore[]
Sperduta fra i più profondi meandri del Regno Quantico, Janet fu costretta ad adattarsi alla sua nuova condizione per sopravvivere, fino a quando, un giorno, non incrociò il cammino di Kang il Conquistatore. L'uomo si presentò a lei come un viaggiatore sperduto uscito accidentalmente di rotta per manipolarla affinché lo aiutasse a riparare la sua Sedia del Tempo. Kang possedeva infatti una speciale sedia che usava per viaggiare fra le diverse linee temporali e che le varianti di se stesso avevano sapientemente manomesso per imprigionarlo per sempre nel Regno Quantico, un reame al di fuori dallo spazio e dal tempo. Una volta riparata, sarebbe riuscito ad evadere e offrendo a Janet, che desiderava soltanto tornare dalla propria famiglia, un biglietto per la libertà, i due iniziarono a lavorare sulla sedia.
Tuttavia, quando finalmente ci riuscirono, nel momento stesso in cui Janet toccò per la prima volta la sedia, che era collegata direttamente ai pensieri del proprietario, ella scoprì le vere intenzioni dello scienziato: egli non era infatti un innocente viaggiatore come le aveva fatto credere, ma un Conquistatore, uno sterminatore di intere linee temporali che aveva causato la fine di milioni e milioni di vite e che era stato esiliato nel Regno Quantico dall'unione del potere delle sue varianti per mettere fine a questa sua campagna di morte. Da vera eroina, Janet scelse di sacrificare la sua unica possibilità di fuga e rubandogli la batteria, si servì delle particelle Pym per ingrandirne a livelli sproporzionati il nucleo, renderlo inutilizzabile e intrappolare per sempre Kang nel Regno Quantico.[4]
Freedom Fighters[]
Senza ulteriori possibilità di fuga, grazie alle capacità futuristiche offerte dalla sua armatura, il Conquistatore procedette a fare l'unica cosa che aveva sempre fatto: conquistò l'intero Regno Quantico, prendendo il controllo della sua capitale, Axia, ed esiliando i suoi abitanti, costringendoli alla fuga fra le montagne. Dopo di che, assemblò un esercito con il quale, un volta libero, avrebbe annientato le varianti di se stesso che lo avevano imprigionato laggiù. Per ostacolare il suo strapotere, Janet si unì agli Axiani ribelli per combatterlo, fondando i Freedom Fighters.
Durante questo periodo, convinta di non rivedere mai più i propri familiari, Janet strinse persino una breve relazione con Krylar, il leader della fazione ribelle.[4]
Ritorno al macrocosmo[]
Trent'anni dopo l'incidente, tuttavia, l'esperienza di Scott Lang nel Regno Quantico diede al dottore una nuova speranza ed Hank incominciò a chiedersi se Janet fosse ancora viva. Fiducioso, Pym incominciò a progettare un macchinario per riportarla indietro. La stessa Janet, dalle profondità del reame in cui era rimasta intrappolata, approfittò della breve esperienza di Lang nel reame quantico per inserirgli nella testa una serie di informazioni riguardanti la propria collocazione in modo che il marito potesse ritrovarla. Interessata a ciò che gironzolava nella sua testa, Hope si intrufolò nell'appartamento di Scott e narcotizzandolo, lo portò al laboratorio segreto di Pym per estrargli suddetta informazione dalla testa.
Collaborando per aprire una breccia verso il Reame Quantico, Hank indossò la sua tuta, salì a bordo della navicella e partì alla volta del Reame Quantico alla ricerca di Janet. All'interno di suddetto reame, proprio allo scadere delle due ore di tempo concesse, Hank venne raggiunto dall'amata Janet e dopo una commovente riunione, attesa oramai da più di trent'anni, ripartirono alla volta del macroverso. Il loro viaggio di ritorno verso casa venne tuttavia ostacolato da una certa Ava Starr, intenzionata a prosciugare Janet dell'energia quantica accumulata nel corso di tutti questi anni di assenza per curare la propria mutazione instabile.
La giovane incolpava infatti lo scienziato della propria condizione e della morte del padre, Elihas Starr. Fermata per tempo dall'azione combinata dei nuovi Ant-Man & the Wasp, Hank e Janet riuscirono a ritornare sani e salvi al mondo macroscopico. Ricongiuntasi con la figlia Hope e i propri familiari, Janet decise di donare parte della propria energia quantica alla povera Ava, stabilizzando in fine la sua "fasatura" e mettendo la parole fine allo storico conflitto fra Pym e Starr.[3] Tuttavia, nonostante il lieto fine della sua storia, nel fare ritorno al macroverso, Janet fu costretta ad abbandonare i compagni Freedom Fighters ancora impegnati nella sanguinosa lotta contro Kang, scegliendo di tacere ai suoi familiari ciò che aveva passato nel Regno Quantico.[4]
Il BLIP[]
Progettando un tunnel quantistico decisamente più piccolo, la famigliola Pym appena riunita inviò nuovamente Scott nel Reame Quantico per recuperare un altro po' di energia quantica per curare definitivamente Ava. La missione ebbe successo, tuttavia, sul punto di fare ritorno al macroverso, lo schiocco di dita del folle Thanos fece dissolvere in cenere Hank, Janet e Hope, lasciando il supereroe per sempre imprigionato nel Reame Quantico e incapace di fare ritorno a casa.[3][5]
Riportata in vita cinque anni più tardi, nel 2023, grazie al sacrificio di Romanoff nel forgiare un nuovo Guanto dell'Infinito, Janet, una volta ricongiuntasi con Scott e il resto della sua famiglia, partecipò alla veglia funebre degli eroi caduti durante la battaglia finale contro Thanos.[6]
Ritorno al Regno Quantico[]
Quando nel 2025 la nipotina Cassie rivelò di avere inventato un dispositivo che avrebbe consentito ai Lang e ai Van Dyne di esplorare il Regno Quantico senza tuttavia entrarvici fisicamente, Janet, per paura di incrociare nuovamente il cammino del suo vecchio avversario, Kang, le ordinò di spegnere quell'affare, prima che fosse troppo tardi. Messa alle strette e perseguitata dal rimorso, la donna rivelò ai familiari che c'era qualcosa che aveva sempre taciuto loro per tutti questi anni riguardo il periodo trascorso nel Regno Quantico, ma non fece in tempo a iniziare a spiegarsi che il segnale inviato da Cassie venne captato dall'interno del reame microscopico e i cinque (e le loro formiche) vennero trascinati con la forza nel microscopico reame.
Grazie al suo scagnozzo, MODOK, Kang scoprì che i Lang e i Van Dyne, utilizzatori delle stesse particelle Pym di cui Janet si era servita per manomettere la batteria della sua sedia, erano stati risucchiati accidentalmente nel Regno Quantico, inviò i suoi uomini a catturarli e condurli al suo cospetto. Durante la sua assenza, infatti, Kang era riuscito ad assemblare un intero impero nel Reame Quantico che, una volta libero dalla sua prigionia, avrebbe guidato per annientare le Varianti di se stesso che lo avevano imprigionato laggiù e che, con le loro azioni sconsiderate ed egoiste, giocavano con il tempo come fossero bambini, incuranti di stare provocando incursioni su incursioni, indirizzando l'intero Multiverso verso la distruzione. Verso la fine di tutte le cose. Il Conquistatore fece dunque a Scott una semplice offerta: introdursi nel nucleo ingigantito della sua batteria multiversale e riportarla alle dimensioni naturali grazie ai gadget di Pym in cambio della vita di sua figlia Cassie. Con le mani legate, Scott e Hope furono costretti ad eseguire i suoi ordini.
Tuttavia, gli sforzi di Kang, così vicino ad ottenere ciò che aveva sempre desiderato, vennero infine vanificati dall'insorgere del popolo che, stanco della repressione, grazie all'aiuto dei Lang e dei Van Dyne, si ribellò allo strapotere di Kang e invase la cittadella con l'obiettivo di riconquistarla. Con l'aiuto delle sue formiche tecnologicamente e cerebralmente avanzate, Hank Pym riuscì a guadagnare abbastanza da tempo da rompere l'armatura del Conquistatore e permettere a Janet di aprire un portale verso casa. Nel suo ultimo tentativo di seguire i Van Dyne e i Lang oltre il portale, Kang venne ostacolato dalle forze combinate di Ant-Man e Wasp, che lo imprigionarono all'interno del nucleo della sua stessa batteria, rimpicciolita a livelli microscopici.[4]
Poteri[]
- Manipolazione dell'Energia Quantistica: dopo aver trascorso più di tre decenni nel Regno Quantico, van Dyne imparò a servirsi delle particelle quantiche intorno a lei per plasmare il proprio corpo, rimanere stabile e sopravvivere all'interno del regno senza apparente sostentamento per decenni. Similmente, servendosi della stessa energia, è in grado di "stabilizzare" anche gli altri individui attorno a sé.
- Possessione remota: Janet è stata in grado di possedere il corpo di Scott.
- Oniromanzia: Janet è stata in grado di contattare Scott nei sogni.
Equipaggiamento[]
- Tuta "Wasp": la tuta ideata dal marito Hank Pym le permette di acquistare le seguenti capacità sovrumane:
- Manipolazione delle dimensioni fisiche: simile alla tuta del marito Ant-Man, Janet è in grado di ridursi alle dimensioni di un insetto, più in particolare quelle di una formica, sfruttando principalmente le particelle Pym contenute nella cintura della tuta per distanziare gli atomi del suo corpo e mantenere impatta la sua struttura fisica quando si rimpicciolisce. Quando si serve delle particelle Pym per rimpicciolirsi, il processo amplifica notevolmente la sua forza fisica e la sua densità. Ogni volta che usa le particelle Pym per rimpicciolirsi e poi tornare alle proprie dimensioni, nel processo di passaggio tra una fase e l'altra, la sua tuta rilascia delle brevi vibrazioni nell'aria
- Forza sovrumana: quando rimpicciolita, la forza fisica di Janet aumenta notevolmente, rendendola capace di sopraffare facilmente i nemici quando viene rimpicciolita. Mentre rimpicciolisce e ricresce in un istante, il potere dietro ai suoi attacchi, combinato con la sua forza già sovrumana e le abilità di combattimento, le consentono di sconfiggere anche i combattenti più abili in una frazione di secondo.
- Resistenza sovrumana: quando rimpicciolita, il corpo di Janet è ipercompresso ed è molto più resistente alle lesioni, abbastanza da sopravvivere a cadute da grandi altezze e altri impatti che normalmente ferirebbero gravemente o ucciderebbero un comune essere umano.
- Volare: servendosi di due paia di ali impiantate nella sua tuta, particolarmente simili a quelle di un insetto, Janet può volare a velocità impressionanti e manovrare i suoi movimenti con grande agilità e facilità. Può anche servirsi delle ali a grandezza naturale come armi a forza contundente.
- Proiettare energia: Janet può sparare dardi di energia dai guanti che indossa ai polsi, abbastanza potenti da aprire fori nelle divise intessute di materiali rinforzati, metalli e cemento.
- Manipolazione delle dimensioni fisiche: simile alla tuta del marito Ant-Man, Janet è in grado di ridursi alle dimensioni di un insetto, più in particolare quelle di una formica, sfruttando principalmente le particelle Pym contenute nella cintura della tuta per distanziare gli atomi del suo corpo e mantenere impatta la sua struttura fisica quando si rimpicciolisce. Quando si serve delle particelle Pym per rimpicciolirsi, il processo amplifica notevolmente la sua forza fisica e la sua densità. Ogni volta che usa le particelle Pym per rimpicciolirsi e poi tornare alle proprie dimensioni, nel processo di passaggio tra una fase e l'altra, la sua tuta rilascia delle brevi vibrazioni nell'aria