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Storia

Vita e morte[]

Justin Geoffrey era un poeta americano,[1] che scrisse in particolare la poesia "Fuori dal Vecchio Paese".[2]

Geoffrey andò a Stregoicavar, sulle montagne dell'Ungheria, per assistere alla Pietra Nera, un antico pilastro di roccia nera. Sebbene lo vedesse alla luce del giorno, Geoffrey sprofondò nella follia. Sebbene ci fossero molti racconti di persone che persero la testa dopo essersi avvicinate alla Pietra Nera in una notte di mezza estate e aver avuto delle visioni, Geoffrey fu l'unico resoconto verificato.

Justin alla fine fu internato in un manicomio, dove morì cinque anni dopo aver assistito alla Pietra Nera.[1]

Eredità[]

Mr. Costigan studiò la vita di Geoffrey, così come il Libro Nero di Von Junzt che menzionò la Pietra Nera, e andò alla Pietra Nera, dove assistette a visioni orribili, anche se non cadde completamente nella follia in seguito.[1]

Note

  • Justin Geoffrey è stato creato da Robert E. Howard nel suo racconto "The Black Stone" (novembre 1931), adattato in Savage Sword of Conan Vol 1 74 (marzo 1982).
    • Un altro personaggio, Justin l'Eremita Cieco, è stato creato da Roy Thomas in "The Monster of the Monoliths!" (Conan the Barbarian Vol 1 21, dicembre 1972), ispirato a "The Black Stone". Il suo nome e la sua declamazione "Si dice che cose orribili dei tempi antichi si nascondano ancora - Negli angoli bui e dimenticati del mondo... E le porte si spalancano ancora per scatenarsi... in certe notti... forme rinchiuse nell'Inferno",[3] una poesia solitamente associata a Justin Geoffrey,[4] lo rendono chiaramente un riferimento a Justin Geoffrey.

Vedi anche

Link e Riferimenti

Riferimenti

  1. 1,0 1,1 1,2 Conan la Spada Selvaggia (Comic Art) #68
  2. Eureka (Corno) #106
  3. Albi dei Super-Eroi (Corno) #41
  4. The Black Stone The Black Stone su Wikipedia
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