Storia[]
Panoramica[]
Re Mida è ampiamente ricordato nella mitologia greca antica per la sua capacità di trasformare tutto ciò che toccava in oro. Questo venne chiamato il tocco d'oro, o il tocco di Mida.
Tocco d'oro[]
Re Mida trovò l'errante Sileno, il Satiro e compagno del dio Dioniso. Per il suo trattamento gentile fu ricompensato da Dioniso con un desiderio. Il re desiderava che tutto ciò che toccava potesse trasformarsi in oro, ma quando il suo cibo divenne oro e di conseguenza morì quasi di fame, si rese conto del suo errore. Abbracciò sua figlia che venne trasformata in oro.[2]
20° secolo[]
Un uomo evoca il fantasma del re Mida e chiede il suo potere di trasformare gli oggetti in oro. Pensa che sarà più intelligente di Mida e avrà solo il potere nella mano destra in modo da poter mangiare con la sinistra, ma ha un incidente automobilistico e gli amputano la mano sinistra.[2]
In tempi più recenti un cercatore d'oro in cerca di oro trovò una grotta dove c'era un grosso filone d'oro ma quando vide che dentro c'era un altro uomo, pensò che qualcun altro lo avesse preceduto nel ritrovamento e allora gli si avventò contro non credendo alla storia che gli aveva raccontato di essere Re Mida. Questo trasmise al minatore la maledizione del re Mida le cui mani si trasformarono in oro.[3]
Poteri[]
Il suo tocco può trasformare in oro qualsiasi oggetto animato o inanimato. Afferma anche di avere una qualche forma di telepatia.