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Il personaggio di Natalia Alianovna "Natasha" Romanoff è interpretato dall'attrice Scarlett Johansson e viene introdotto nella Fase 1 del Marvel Cinematic Universe a partire dal terzo film in assoluto della saga cinematografica, intitolato "Iron Man 2". Da allora, Johansson è tornata ad interpretare Natasha Romanoff/Black Widow nei seguenti titoli della saga: The Avengers, Captain America: The Winter Soldier, Avengers: Age of Ultron, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War, Captain Marvel, Avengers: Endgame e nel film stand-alone dedicato al suo personaggio, Black Widow.

Filmati e audio di repertorio registrati dall'attrice vennero successivamente utilizzati all'interno del film Thor: Ragnarok e negli episodi "Glorious Purpose", "For All Time. Always", "Never Meet Your Heroes", "Partners, Am I Right?" e "Ronin" delle serie televisive realizzate per la piattaforma di streaming Disney+, rispettivamente Loki e Hawkeye.

Una versione animata del personaggio appare inoltre all'interno della serie televisiva What If...?.


Storia[]

Infanzia e Adolescenza[]

Natalia Alianovna Romanoff nacque a Stalingrado, Russia, nel 1984. Strappata in tenera età dalle braccia dei suoi genitori naturali, Nat venne inserita dal generale del KGB Dreykov all'interno programma di spionaggio internazionale Red Room per divenire una pericolosa assassina al suo servizio.

All'età di nove anni, assieme agli agenti Melina Vostokoff e Alexei Shostakov, Nat venne inviata in America per svolgere la sua primissima missione sul campo: rubare un floppy disk contenente una serie di studi che avrebbero permesso al governo sovietico di replicare la formula per il controllo mentale utilizzata per forgiare il Soldato d'Inverno. Per confondersi con la gente del posto, Dreykov creò per loro delle nuove identità ed un nucleo familiare fittizio. Natasha crebbe quindi al fianco di una sorellina minore, Yelena, alla quale si affezionò molto nonostante la situazione.

Nel 1995, a missione compiuta, i quattro fecero ritorno in Russia e la "famigliola felice" fu costretta a separarsi. Natasha venne drogata e rispedita contro la sua volontà presso la Red Room per ultimare la sua formazione di Vedova Nera. Sottoposta a un rigido allenamento sia fisico che mentale, Romanoff divenne in pochi anni una delle migliori allieve dell'accademia, nonché un'esperta assassina e una letale arma al servizio di Dreykov.[2][3]

Disertare la Russia[]

Rappresentando una minaccia concreta per la sicurezza del governo americano, Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D., inviò l'agente Barton sulle tracce di Natasha, all'epoca in missione per conto di Dreykov con l'obiettivo di eliminarla dai giochi. Impressionato dalle sue abilità e dalla sua tenacia, invece che annientarla, Barton propose al direttore Fury di reclutarla all'interno dello S.H.I.E.L.D. e così avvenne. Per aiutarla a liberarsi definitivamente dal controllo mentale di Dreykov, Fury e Barton architettarono un astuto piano per uccidere il generale e radere al suolo la sua accademia.

Durante il corso degli anni successivi, Romanoff e Barton divennero compagni di squadra e vennero assegnati ad un certo numero di missioni insieme, stringendo un indissolubile rapporto di fiducia e amicizia; al punto che Clint le svelò l'esistenza della sua famiglia, composta da una moglie e due amorevoli bambini, per i quali Natasha divenne una sorta di "zietta".

Successivamente, per tenere d'occhio l'operato del signor Stark, il direttore Fury fece infiltrare Natasha all'interno della sua azienda, la Stark Industries, assumendo l'identità di "Natalie Rushman" e divenendo l'assistente personale di Pepper Potts. A missione conclusa, Natasha dichiarò Tony meritevole di unirsi all'iniziativa Vendicatori, rivelandogli la propria identità.[4]

Creazione dei Vendicatori[]

Come era avvenuto per Tony Stark, qualche tempo più tardi, Natasha venne inviata a valutare l'operato e le qualità dello scienziato e inventore Bruce Banner.

Quando l'asgardiano Loki determinato a mettere le mani sul Tesseract, un antico artefatto in grado di generare una quantità illimitata di energia, attaccò il pianeta Terra, Nicholas Fury diede il via all'iniziativa "Vendicatori", reclutando al suo servizio un gruppo di supereroi. Una squadra d'azione speciale che potesse far fronte a minacce soprannaturali di ogni genere e forma. Uno dopo l'altro Bruce Banner, il redivivo Steve Rogers, l'inventore plurimiliardario Tony Stark, l'asgardiano Thor figlio di Odino, l'agente Clint Barton e Natasha vennero tutti quanti chiamati ad unirsi all'iniziativa.[5]

Battaglia di New York[]

Quando un varco dimensionale generato dal Tesseract si spalancò proprio sotto ai lori occhi e dal cielo, incominciarono a piovere centinaia e centinaia di orde di Chitauri, l'invasione della Terra era ufficialmente iniziata. Contenuta la minaccia, mentre Iron Man si occupava di richiudere il portale dall'interno, Thor fece ritorno ad Asgard col Tesseract e il fratellastro Loki come suo prigioniero. Gli altri Vendicatori fecero invece ritorno ciascuno alle proprie vite, promettendo di riunirsi in futuro, in caso di necessità.

Incontro con il Soldato d'Inverno[]

Due anni dopo la battaglia di New York, Steve e Natasha aiutarono il direttore Fury a scovare gli agenti dell'HYDRA infiltrati all'interno dello S.H.I.E.L.D. L'organizzazione terroristica aveva infatti elaborato un algoritmo speciale capace di identificare tutti quegli individui che, in futuro, avrebbero potuto opporsi ai loro piani di conquista, per poi eliminarli grazie ai nuovi Helicarrier sottratti allo S.H.I.E.L.D.[6]

Sokovia e la nascita di Ultron[]

In Sokovia, prendendo d'assalto una delle bassi dell'HYDRA, i Vendicatori catturarono il Barone Wolfgang von Strucker e si impossessarono del Tesseract, lo scettro di Loki dove era custodita una delle Gemme dell'Infinito, quella della Mente.

Al fine di proteggere la Terra da un'ulteriore invasione aliena, Tony Stark e Bruce Banner crearono l'intelligenza artificiale "Ultron". Tuttavia, la creazione finì per ribellarsi ai suoi stessi padroni e nel tentativo di radere al suolo l'intera umanità, si fabbricò un corpo indistruttibile, alleandosi poi coi gemelli Pietro e Wanda Maximoff (desiderosi di vendetta nei confronti di Stark) per distruggerli. Tuttavia, resisi conto dei suoi folli piani, i gemelli gli si rivoltarono contro, aiutando Captain America, Barton, Romanoff, Banner, Stark e l'asgardiano Thor a scongiurare la minaccia.

Nel bel mezzo dell'azione Natasha, che si era perdutamente innamorata di lui, promise a Banner che quando tutto sarebbe terminato, i due avrebbero viaggiato molto, molto lontano, insieme. Banner però, non riuscendo più a controllare la propria trasformazione in Hulk, temendo di potere fare del male alle persone che amava di più, in particolare a Natasha, abbandonò il pianeta Terra partendo per lo spazio profondo senza una meta precisa. Il gesto spezzò irrimediabilmente il cuore di Natasha; intanto, la cittadina di Sokovia era stata rasa al suolo.[3]

Gli Accordi di Sokovia: Vendicatori contro Vendicatori[]

In Nigeria, a circa un anno dagli eventi verificatosi in Sokovia, gli Avengers Romanoff, Falcon, War Machine e Wanda Maximoff, guidati da Captain America, si riunirono per impedire a un gruppo di criminali di impossessarsi di una pericolosa arma biologica. Durante lo scontro, nel pienone del centro cittadino, Brock Rumlow azionò un esplosivo che avrebbe potuto uccidere centinaia e centinaia di civili ma, fortunatamente, Wanda riuscì a limitare l'impatto dell'esplosione, rispedendola verso l'alto. Non riflettendo sulle conseguenze delle sue azioni però, finì col condannare una serie di volontari del Wakanda e altri civili dirottando l'esplosione verso un edificio. L'evento finì immediatamente su tutti i notiziari aumentando la sfiducia delle Nazioni Unite nei confronti della squadra di supereroi.

Per tutta risposta, i segretari dei vari stati stipularono i cosiddetti "Accordi di Sokovia", una serie di leggi atte a monitorare costantemente l'operato degli Avengers, in modo da contenere i danni e ridurre il numero di innocenti durante i loro interventi. Da una parte, Tony Stark appoggiava la necessità di una supervisione esterna mentre dall'altra, Steve Rogers sosteneva la libertà di intervento degli Avengers. Per convincere i consiglieri a ratificare gli Accordi di Sokovia, Natasha si recò a Vienna dove il Consiglio delle Nazioni Unite si riuniva per discutere in merito all'approvazione degli accordi stessi. Durante il consiglio si verificò però un pericoloso attentato terroristico il re del Wakanda T'Chaka, rimase ucciso. Le telecamere di sicurezza dell'edificio rivelarono che il colpevole dell'attentato non era altri che il "Soldato d'Inverno", un vecchio amico di Steve controllato dal leader dell'HYDRA, il Barone Zemo.

Determinato a sventare i suoi piani e salvare il suo amico Captain America reclutò Wanda, Hawkeye e Ant-Man per aiutarlo nell'impresa ma, il gruppo venne ostacolato da una fazione opposta di Vendicatori capitanati da Iron Man e formata da Romanoff, T'Challa, Visione, War Machine e il più giovane e inesperto dei sei, Spider-Man. Durante la battaglia, Natasha decise di lasciar fuggire Rogers e Barnes, che si recarono in Siberia per fermare Zemo. Mentre Steve e Bucky raggiungevano la Siberia però, i loro compagni vennero rinchiusi presso il "Raft", un carcere per "supercriminali", in violazione degli Accordi di Sokovia.[7]

La Caduta di Dreykov e della Stanza Rossa[]

Ricercata dal segretario di Stato Thaddeus Ross e dai soldati dell'esercito americano per aver infranto gli Accordi di Sokovia, Natasha trovò rifugio in Norvegia dove si creò una nuova vita. In Norvegia, assieme alla posta della giornata, Natasha ricevette una strana valigetta nera a cui però non attribuì particolare importanza e che infilò nel bagagliaio dell'auto assieme ad altre scartoffie. Di ritorno dal supermercato però, la donna venne attaccata da un misterioso soldato mascherato intenzionato ad impossessarsi proprio di quella valigetta. Riuscita a sottrarsi alle sue grinfie e aprendo il contenuto della valigetta, Nat intuì di dovere ricongiungersi con la sorella perduta Yelena e ostacolare così i piani del generale Dreykov, di cui credeva di essersi sbarazzata una volta per tutte molti anni prima.

Dalla sorella, Natasha apprese che Dreykov aveva creato e addestrato una classe di nuove e letalissime Vedove Nere che teneva sotto scacco grazie a un sistema di controllo mentale neuronale. L'unico modo per liberare le compagne, era somministrare loro l'antidoto sintetizzato dall'ultimo bersaglio di Yelena. Le due sorelle decisero quindi di allearsi per uccidere Dreykov e ricongiungersi con i propri familiari.

Poiché la nuova posizione della Red Room era loro sconosciuta, le due sorelle organizzarono una missione di salvataggio per liberare Alexei, stretto collaboratore di Dreykov, dal carcere di massima sicurezza siberiano in cui era stato rinchiuso. La missione ebbe il successo sperato ma, poiché Alexei non era a conoscenza dell'attuale posizione della Red Room, il gruppo fu costretto a ripiegare su Melina, scoprendo che per tutti questi anni la donna aveva continuato a lavorare per il perfido generale.

Sconfitto Dreykov e liberate le compagna dal suo controllo mentale, Yelena fece dono a Natasha del suo giubbotto antiproiettile preferito e le due sorelle furono costrette a separarsi un'altra volta. Nat affidò a Melina l'ultima fiala di antidoto affinché la donna potesse replicarne la formula e liberare le Vedove Nere rimaste nel mondo, mentre lei si sarebbe preparata ad affrontare il segretario di stato Ross e le conseguenze delle sue azioni.

Due settimane più tardi, Natasha si tinse i capelli di biondo platino e indossando la giacca che sua sorella le aveva regalato, si unì a Steve Rogers per aiutarlo a liberare gli Avengers ancora rinchiusi presso il Raft dopo la battaglia di Lipsia Halle.[2]

Il BLIP[]

Evasi dal Raft, i Vendicatori si riunirono in occasione della lotta contro Thanos, spietato e centenario titano determinato ad impossessarsi di tutte e Sei le Gemme dell'Infinito per eradicare dall'esistenza la metà degli esseri viventi presenti nell'Universo, affinché l'altra metà potesse sopravvivere e prosperare, evitando loro la stessa fine riservata al suo popolo. Quando Visione venne mortalmente ferito dagli scagnozzi di Thanos intenzionati a mettere le mani sulla Gemma della Mente incastonata nella fronte dell'androide, Steve, Falcon, Natasha e Wanda lo portarono in Wakanda con lo scopo di estrargli la gemma dalla fronte senza però ucciderlo nel processo.

Durante l'estrazione, gli eserciti di Thanos invasero il Wakanda e Natasha in particolare, fu costretta a scontrarsi contro Proxima Midnight, generalessa dell'esercito di Thanos. Accecata dalla perdita del marito, Proxima Midnight riuscì a sopraffare Natasha in combattimento ma, in suo aiuto, accorsero la generalessa delle Dora Milaje Okoye e Wanda, che collaborando, riuscirono infine ad ucciderla.

Uccidendo Visione e sottraendogli la Gemma della Mente, Thanos, nonostante gli sforzi combinati dei supereroi, riuscì infine a impossessarsi di tutte e sei le gemme necessarie a cancellare dall'esistenza metà della popolazione dell'Universo. Così, in un singolo schiocco di dita Bucky, T'Challa, Groot, Wanda, Falcon, Mantis, Drax, Quill, Strange e Spider-Man vennero cancellati per sempre dall'esistenza, dissolvendosi come polvere nell'aria.[8]

La Battaglia finale per la Terra[]

Guidati dall'eroina intergalattica Captain Marvel, i superstiti e scoraggiati Romanoff, Rogers, Banner, Stark, Odinson, War Machine e Nebula si riunirono per compiere un'ultima grande missione: tendere un'imboscata al terribile titano nel luogo dove si nascondeva per sottrargli il guanto dell'infinito e invertire così gli effetti del suo operato.

Quando però i Vendicatori giunsero nel Reame Giardino, scoprirono che Thanos si era già sbarazzato del guanto e che il gesto gli era quasi costato la vita. Quando Thor comprese che non avrebbero più potuto sfruttare il potere delle gemme per riportare indietro i loro amici scomparsi, furioso, decapitò con un singolo colpo la testa del titano. Di ritorno sulla Terra, il gruppo si sciolse per sempre.[9]

Sacrificio finale ed Eredità[]

A cinque anni dall'accaduto nel 2023, grazie all'aiuto di Scott Lang e alla determinazione di Natasha che aveva tenuto insieme la squadra, gli Avengers progettarono di avventurarsi all'interno del reame quantico per viaggiare indietro nel tempo e lottare per recuperare le gemme necessarie ad annullare le azioni di Thanos, forgiando un nuovo guanto dell'infinito. I primi tentativi dell'esperimento si rivelarono però un completo insuccesso fino a quando, presso il quartier generale dei Vendicatori non fece ritorno Tony Stark, che sviluppò uno speciale braccialetto GPS che potesse aiutarli a viaggiare nel tempo sfruttando l'energia del Reame Quantico.

Dopo di che, Natasha si recò in Giappone per recuperare il compagno Clint Barton. In lutto per la perdita della sua famiglia, Barton decise di intraprendere il suo personale percorso di vendetta contro tutti i criminali che erano sopravvissuti allo SNAP, convinto che non meritassero di vivere dopo che tanti innocenti erano morti. Romanoff, osservando lo stato mentale e fisico dell'amico, si pentì di non essere intervenuta prima.

Con la promessa di riportare indietro la sua famiglia, Natasha e Barton viaggiarono indietro nel 2014 raggiungendo un burrone su Vormir dove lo spirito del Teschio Rosso custodiva la Gemma dell'Anima. La proprietà della gemma richiedeva infatti un prezzo molto alto da pagare: il sacrificio di una persona amata. Legati da un profondo affetto, ognuno dei due vorrebbe sacrificarsi al posto dell'altro, arrivando persino a scontrarsi. Evadendo una delle sue trappole, Natasha riuscì a gettarsi dal precipizio ma Barton fu abbastanza veloce da sporgersi dal dirupo per afferrare la sua mano. A quel punto, Clint ebbe soltanto due alternative: cedere alle ultime volontà dell'amica, mollare la sua mano e lasciarla sacrificarsi come una vera eroina per il bene dell'intero universo; oppure attirarla verso di lui e riportarla in salvo.

Il sacrificio di Natasha permise quindi a Clint di recuperare la gemma e forgiare un nuovo guanto del potere col quale annullare l'operato di Thanos.[9]

Poteri[]

Abilità[]

Addestrata come una vera e propria arma vivente assieme alle altre Vedove Nere presso la Red Room Academy, Natasha Romanoff è una maestra di arti marziali, una tiratrice scelta e una spia veterana di talento. Una volta disertata la Red Room e la Russia, Natasha venne sottoposta all'addestramento della S.H.I.E.L.D. e divenne un agente di alto livello.

Natasha sa parlare correntemente molte lingue tra cui russo, italiano e latino. Possiede anche una formazione informatica di alto livello e una formazione psicologica.

  • Maestra di Arti Marziali: Natasha è un'esperta nel campo delle arti marziali multiple.
  • Acrobata esperta: Natasha è un'atleta di classe olimpica, ginnasta, acrobata e trapezista.
  • Tiratrice esperta: Natasha è una tiratrice molto precisa, abile nel tiro di precisione e nel lancio di coltelli.
  • Stratega esperta.
  • Natasha è inoltre un'esperta sia nell'uso delle armi da fuoco che delle armi bianche; capace, all'occorrenza, di servirsi anche di oggetti comuni a fini offensivi.
  • Hacker di talento: Natasha può hackerare la maggior parte dei sistemi informatici senza far scattare alcun firewall o avvisi di sicurezza.
  • Maestra di Seduzione.
  • Spionaggio: Natasha è un pericoloso agente segreto addestrato in spionaggio, travestimento, infiltrazione e demolizione dell'avversario.

Armi[]

  • Guanti di Vedova Nera
  • Bastoni di Vedova Nera
  • Coppia di pistole Glock
  • Bombe fumogene
  • Dispositivi EMP
  • Spray
  • Coppia di bastoni stordenti

Riferimenti[]

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