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Il personaggio di Peter Parker è interpretato dall'attore Andrew Garfield e viene introdotto nella Fase 4 del Marvel Cinematic Universe a partire dal ventisettesimo film in assoluto della saga cinematografica, intitolato "Spider-Man: No Way Home".

Storia[]

Dilogia di Marc Webb[]

Peter Parker venne morso da un ragno geneticamente potenziato, ottenendo poteri e abilità simili a quelli del ragno stesso. Una notte, suo zio Ben Parker gli raccontò una filosofia di potere e responsabilità, e più tardi quella notte Ben fu ucciso, devastando Parker e motivandolo ad abbracciare la sua filosofia. Durante il suo percorso per diventare Spider-Man, Peter ottenne uno stage presso Oscorp Industries, dove conobbe il dottor Curt Connors, che sarebbe divenuto il suo primo, vero grande nemico (Lizard) e la ricercatrice Gwen Stacy, che sarebbe diventata la sua fidanzata. Connors, abbracciando una particolare teoria evoluzionistica, aveva intenzione di trasformare tutti gli abitanti di New York in lucertoloni-umanoidi come lo era lui, permettendo all'umanità di progredire nella scala evoluzionistica. Con l'aiuto di Gwen, Spider-Man riuscì a creare un antidoto e a somministrarglielo, facendolo tornare al suo aspetto umano.

Qualche tempo dopo, Spider-Man incrociò il cammino di Max Dillon, alias Electro, caduto in una vasca piena di anguille elettriche potenziate. Nello scontro che ne seguì, Stacy, la sua fidanzata, finì per precipitare da un palazzo della Oscorp e Peter, nonostante il tempismo e gli sforzi, non riuscì a salvarla in tempo. Colpito dal senso di colpa, dopo la sua morte, Spider-Man iniziò a sviluppare tendenze violente e distruttive, rimanendo completamente inghiottito dalla rabbia e dal senso di impotenza.[2]

Trasportato nell'Universo Cinematografico Marvel[]

Trasportato per errore da un incantesimo di Doctor Strange nell'universo di Terra-199999, Peter si ritrovò nel bel mezzo di una New York City che non conosceva. Usando le sue conoscenze scientifiche, applicando la teoria delle stringhe e del Multiverso, dedusse di trovarsi in un altro universo diverso dal suo. Apprendendo dai notiziari che lo Spider-Man di quell'universo aveva appena perso la zia Maybelle durante un tragico incidente, essendoci già passato, Peter avvertì il bisogno di consolarlo.

Mentre Spider-Man navigava per le strade di New York, un portale interdimensionale per la residenza dei Leeds si spalancò proprio sotto ai suoi occhi, dove incontrò Ned Leeds e Michelle Jones che si servivano di un anello magico per invocare il Peter Parker del loro universo, sparito misteriosamente in seguito alla morte della zia. Spider-Man lo attraversò con indosso il suo costume, spaventando la nonna di Leeds. Mentre si smascherava, il ragazzo si presentò come il Peter Parker del proprio universo, domandando ai due se il Multiverso fosse reale, rendendosi conto di aver avuto ragione fin dall'inizio.

Tentando nuovamente di richiamare da loro il "suo" Peter, Ned finì per evocare al loro cospetto un secondo Peter Parker. MJ realizzò quindi che l'incantesimo di Strange non aveva attirato solo i nemici storici dell'Uomo-Ragno nel loro universo, ma altri Spider-Man proprio come lo era il loro migliore amico.

Entrambi i due ragazzi, avendo visto sui notiziari lo Spider-Man di questo universo massacrato mediaticamente da un certo giornalista di nome J. Jonah Jameson e appreso della morte di zia May, avevano avvertito come il bisogno di confrontarsi con lui e decisero di rispondere alla chiamata di Ned. Ritrovato il loro amico sul tetto della scuola, i due Peter Parker, che avevano attraversato dei traumi molto simili al suo in passato, lo aiutarono ad affrontare il lutto. Prima di rispedire i "visitatori" nei rispettivi universi di provenienza, i tre Spider-Man collaborarono per curare i quattro avversari rimanenti dalla loro malvagità, elaborando degli antidoti specifici per ciascuno.

Durante la battaglia ai piedi della Statura della Libertà, rimodernata per brandire lo scudo di Captain America, la caduta del gigantesco scudo che la statua brandiva causò la completa distruzione dell'impalcatura all'interno della quale MJ si era rifugiata e la ragazza finì per precipitare nel vuoto. Peter si lanciò immediatamente al suo salvataggio ma Goblin riuscì a rintracciarlo a mezz'aria e trascinarlo via a bordo del suo aliante, lasciando la ragazza precipitare. Assistendo alla scena, il Peter dell'universo di Lizard ed Electro si gettò dall'impalcatura per salvarla e, usando le sue ragnatele come funi, riuscì ad afferrarla in tempo e garantirle un atterraggio sicuro. Pensando a quella volta in cui non era riuscito a salvare la propria fidanzata, Gwen Stacy, Peter si lasciò andare ad un pianto ininterrotto.

A missione conclusa, i tre Spider-Man si strinsero in un sentito abbraccio, prima di separarsi definitivamente per tornare ciascuno al proprio universo di origine.[2]

Poteri[]

Apparentemente gli stessi della controparte canonica di Terra-199999.

Abilità[]

Apparentemente le stesse della controparte canonica di Terra-199999.

Curiosità[]

  • All'interno dello "Spiderverse" della SONY, il personaggio è stato il protagonista indiscusso della Dilogia di Marc Webb composta dalle pellicole "The Amazing Spider-Man" e "The Amazing Spider-Man 2". Dopo l'uscita di "Spiderman: No Way Home" ambientato nel Marvel Cinematic Universe, il personaggio e tutti i film che lo hanno visto come protagonista, entrano ufficialmente a fare parte di un universo parallelo a quello del MCU.
  1. 2,0 2,1 Spider-Man: No Way Home
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