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T̶h̶u̶n̶d̶e̶r̶b̶o̶l̶t̶s̶* I Nuovi Avengers è un film del 2025 diretto da Jake Schreier basato sull'omonima squadra della Marvel Comics. Il film si pone come sequel dei film Ant-Man and the Wasp, Black Widow e delle miniserie The Falcon and the Winter Soldier e Hawkeye. Prodotto dai Marvel Studios, è il trentaseiesimo film del Marvel Cinematic Universe, nonché il sedicesimo capitolo della Fase 5.

Personaggi[]

Personaggi Principali:

Personaggi Secondari:

Antagonisti:

Altri Personaggi:

Razze e Specie:


Luoghi:


Oggetti:


Veicoli:


Trama[]

Nonostante avesse perdonato Barton per la morte della sorella Natasha, Yelena iniziò a sviluppare una pesante forma di depressione, sentendosi persa e vuota senza la sorella, oltre a non avere alcuno scopo nella vita. Continuando a svolgere incarichi e operazioni segrete per Valentina Allegra de Fontaine, presidentessa della O.X.E., Yelena si sentiva ancora più vuota, tornando a casa dagli incarichi con una sensazione di vuoto, al punto da ubriacarsi fino a perdere i sensi sul pavimento del bagno del suo appartamento. Una volta infiltratasi con successo in un centro di ricerca di O.X.E. a Kuala Lumpur, in Malesia, ed eliminata ogni traccia che collegasse de Fontaine al progetto illecito "Sentry" dell'azienda, Yelena decise di fare visita ad Alexei Shostakov, il "padre" che non vedeva da più di un anno dopo la morte della sorella.

Nel frattempo, de Fontaine sta affrontando un processo per impeachment per attività illegali in quanto direttrice della CIA. Nonostante il Congresso degli Stati Uniti si muova per costringere de Fontaine a dimettersi dal suo incarico di direttrice, la donna negò qualsiasi coinvolgimento nei tentativi dell'O.X.E. di creare artificialmente superumani, conducendo esperimenti su esseri umani e insistendo sul fatto che il suo unico obiettivo fosse quello di salvaguardare un mondo privo di Avengers. Nonostante le sue dichiarazioni pubbliche, al termine del processo, Valentina ordinò all'assistente Mel Gold di spedire i suoi agenti segreti ad eliminare qualsiasi prova rimanente.

Una volta a Washington, D.C., Belova fece visita ad Alexei che, per quanto si sforzasse di fingere che la sua vita fosse tutta rose e fiori, non sembrava passarsela meglio di lei. L'ex Red Guardian infatti, trasferitosi in America per realizzare i propri sogni di gloria e ottenere il successo che in passato gli era stato negato, era ora costretto a gestire un servizio di limousine e trasporti, sebbene preferisse di gran lunga lavorare per de Fontaine e condurre una vita colma d'azione e colpi di scena come la figlia. Riflettendo sulla possibilità di smettere di lavorare per de Fontaine, Belova chiese a Shostakov quale fosse il punto delle loro esistenze, e se si sentisse realizzato. Rispondendo alle domande di Belova, Shostakov ammise che i suoi giorni più felici erano stati quelli in cui aveva servito il suo paese come Red Guardian e consigliò a Belova di seguire le orme di Natasha. Prima di andarsene, Belova osservò una vecchia foto che la ritraeva sorridente con la sua squadra di calcio scolastica, i West Chesapeake Valley Thunderbolts. Quindi, prima di accettare il prossimo incarico di de Fontaine, Yelena le fece promettere che, dopo quell'ultima missione, la donna l'avrebbe assegnata alle relazioni pubbliche.

Yelena venne inviata da Valentina in un caveau dell'O.X.E. con l'obiettivo di impedire a un agente disertore di rubare beni di valore di proprietà dell'azienda. Addentrandosi nella struttura, Yelena affrontò l'intruso, che si rivelò essere Ava Starr, aka Ghost, ma sul luogo dello scontro finì per imbattersi e scontrarsi anche con gli agenti U.S. Agent e Taskmaster. I quattro, determinati ad eliminarsi a vicenda seguendo gli ordini di Valentina, si scontrarono ferocemente. Quando Ghost riuscì ad uccidere Taskmaster sparandole un colpo in testa, i tre agenti rimanenti si imbatterono in un uomo disorientato e amnesico di nome Bob Reynolds. Il ragazzo però non aveva la più pallida idea del perché si trovasse lì o di come ci fosse arrivato. Il gruppo realizzò troppo tardi che il caveau in cui erano rinchiusi era in realtà un inceneritore, dal momento che Valentina era più che determinata a distruggere tutte le prove che potevano collegarla ad attività illegali nel processo di impeachment che la coinvolgeva, loro inclusi. I quattro riuscirono a sfuggire per un pelo agli inceneritori e, durante la caduta, dopo aver toccato la mano di Bob, Yelena rivisse uno spiacevole ricordo legato alla sua infanzia: il primo test alla Red Room Academy, che prevedeva l'omicidio della compagna Anya. Anche Walker, nello sfiorare Bob, sperimentò un ricordo abbastanza simile, rivivendo quel periodo nero della sua vita in seguito all'uccisione in diretta nazionale di un cittadino, che gli costò il titolo di Captain America, il suo posto nell'esercito, finanche il divorzio dalla moglie Olivia.

Contemporaneamente, de Fontaine organizzò un evento in onore dei primi soccorritori della Battaglia di New York, mentre Bucky Barnes, ora membro del Congresso in cerca di prove che conducano all'arresto di de Fontaine, cercava di stabilire un contatto con la sua assistente, Mel Gold, sperando in una sua collaborazione nell'impeachment di de Fontaine. Dopo la festa, venendo a sapere che gli agenti che intendeva eliminare erano sopravvissuti e sfuggiti agli inceneritori, de Fontaine ordinò a Mel di inviare al caveau una squadra d'assalto per eliminare definitivamente Belova e gli altri. A guidare la limousine su cui la donna si muoveva però, c'era Alexei Shostakov che, venendo a sapere dei piani di de Fontaine, raggiunse in fretta e furia la figlia per aiutarla. Quando tuttavia Valentina scoprì che con gli agenti c'era un quarto ragazzo, sopravvissuto alle sperimentazioni sugli umani del Progetto Sentry della O.X.E., la donna ordinò immediatamente alle sue forze militari di fermare il fuoco. Durante la scontro armato, Bob diede prova delle sue abilità sovrumane distraendo le forze di Valentina per permettere a Yelena, John e Ava di scappare, venendo tuttavia catturato.

L'O.X.E. portò Reynolds all'Avengers Tower, adesso la nuova base delle operazione di Valentina, dove de Fontaine lo interrogò riguardo ciò che era successo e le sue abilità. La donna lo manipolò dicendogli di essere l'unica a tenere a lui, per convincerlo a seguire i suoi ordini. Dopo avergli toccato la mano tuttavia, de Fontaine rivisse lo spiacevole ricordo della morte di suo padre. Scossa, uscì dalla stanza e, nonostante l'instabilità mentale del ragazzo, ordinò a Gold di organizzare il lancio mediatico per Reynolds, più che determinata a marketizzarlo come l'Avengers più potente che il pianeta avesse mai conosciuto e fare di lui la sua arma personale. Gold espresse preoccupazione per l'instabilità mentale di Reynolds e decise di contattare Barnes affinché risolvesse la situazione prima che fosse troppo tardi.

Sopravvissuti, Belova condivise i documenti del Progetto Sentry che aveva trovato nel caveau con U.S. Agent e Ghost. Mentre il gruppo progettava di nascondersi da de Fontaine, vennero rintracciati da Alexei, con indosso il suo costume Red Guardian e a bordo della sua limousine, precipitatosi fin lì per salvare Belova. I "Thunderbolts", come U.S. Agent aveva soprannominato sarcasticamente la squadra dopo avere ascoltato i racconti di Belova circa il suo passato e la sua squadra di calcio scolastica, vennero inseguiti dai veicoli dell'O.X.E. Bucky, dopo aver rintracciato il telefono di Gold, arrivò in soccorso dei Thunderbolts a bordo della sua moto per salvarli, solo per catturarli con l'intenzione di usarli come prova per l'impeachment contro de Fontaine. Soltanto in seguito, appresa da Gold e dai Thunderbolts la minaccia rappresentata da Reynolds, Barnes decise di reclutarli i criminali per fermare Valentina e salvare Bob.

Una volta arrivati presso la ex Avengers Tower, i Thunderbolts scoprirono che Valentina intendeva presentare Bob alla stampa come il supereroe conosciuto come "Sentry", pianificando la pubblica eliminazione del gruppo e dipingendoli come criminali, in modo da riabilitare il suo nome e la sua immagine. Su richiesta di de Fontaine quindi, Sentry affrontò i membri dei Thunderbolts, sconfiggendoli facilmente e costringendoli a ritirarsi. Nonostante gli ordini di de Fontaine di ucciderli, Sentry, prendendo piena consapevolezza della vastità dei suoi poteri e della propria superiorità, che lo rendevano simile a un dio, si oppose a lei. Scoppiata un'accesa discussione, Valentina inabilitò temporaneamente Sentry con un kill switch, progettando di eliminarlo, ma Sentry venne sopraffatto dal suo lato oscuro, Void. Sollevandosi in cielo, il superumano iniziò ad avvolgere l'intera città nella sua disperazione, trasformando le persone in ombre di se stesse.

Disillusi da quando accaduto, i Thunderbolts si divisero e Yelena confessò ad Alexei il profondo malessere che l'affliggeva e di sentirsi tremendamente sola. Belova si sfogò con lui dei suoi rimpianti e del peggioramento della sua salute mentale. Lui le ricordò il suo ruolo nella squadra di calcio, il portiere: dare agli altri qualcuno su cui contare quando commettono errori. Belova trovò conforto nelle sue parole, ma i due vennero interrotti dall'arrivo nel cielo di Void, la versione oscura del loro amico Bob. Gli altri Thunderbolts tornarono per salvare i civili dal caos che ne seguì, poi Belova, decisa a raggiungere Bob nel cuore del vuoto e aiutarlo, si gettò volontariamente nel cuore di quell'oscurità.

Nel vuoto, Yelena affrontò i traumi vissuti da bambina nella Stanza Rossa e l'alcolismo da cui era affetta negli ultimi anni prima di raggiungere la stanza "sicura" del suo inconscio dove Bob si nascondeva. Ascoltando delle urla oltre una porta, accesi litigi familiari, Yelena comprese che Bob doveva avere subito una serie di abusi domestici durante l'adolescenza. Suo padre in particolare, facendolo sentire una nullità, era la ragione principale che lo aveva spinto a sottoporsi alle sperimentazioni Sentry del progetto O.X.E., determinato a dimostrargli il suo valore.

Yelena lo incoraggiò ad affrontare il suo dolore, proprio come aveva fatto lei, prima che gli altri Thunderbolts, adesso uniti come una vera e propria squadra, arrivassero per aiutarli a fermare Void. Durante lo scontro con Void, quando Bob si scagliò violentemente contro il nemico, resosi conto che l'aggressività esercitata da Bob lo stava facendo diventare tutt'uno con Void, i compagni riuscirono a raggiungerlo e calmarlo, rassicurandolo del suo valore e facendogli capire di non essere più solo. Il Void si dissipò di conseguenza, riportando le persone e la città alla normalità.

Bob sembrò aver dimenticato completamente quanto accaduto nel Void e Yelena, capendo quanto fosse fragile, decise di prendersene cura. I Thunderbolts rivolsero quindi le loro attenzioni a de Fontaine, con l'obiettivo di eliminarla una volta per tutte, ma improvvisamente si ritrovarono nel bel mezzo di una conferenza stampa organizzata in fretta e furia da de Fontaine. Cercando di salvarsi la faccia, la donna affermò che i Thunderbolts erano il suo "progetto segreto" per mantenere la protezione degli Stati Uniti, presentandoli pubblicamente come i "Nuovi Avengers".

Mentre Reynolds venne messo in sordina per non scatenare di nuovo Void, i Nuovi Vendicatori finirono per comparire sulle scatole di cereali Wheaties, che Shostakov cercava con entusiasmo di commercializzare.

Quattordici mesi più tardi, nel mezzo di una crisi spaziale in corso, i Nuovi Vendicatori dibattevano della causa intentata da Sam Wilson contro di loro per l'uso del marchio "Avengers". Gli eroi non venivano ancora accettati dal pubblico come Nuovi Avengers, e Sam Wilson, il nuovo Captain America, non intendeva includerli nella sua nuova squadra di Vendicatori. Shostakov propose quindi di cambiare il loro nome in "New Avengerz", poi il team ricevette un segnale d'emergenza dallo spazio: un'astronave misteriosa, recante il simbolo "4" sulla facciata principale, aveva appena attraversato l'atmosfera della Terra.

Cast[]

Note[]

Curiosità[]

Galleria[]

Immagini[]

Video[]

Trailer[]

Spot[]

Clips[]

Featurettes[]

Special Look[]

Riferimenti[]

  1. Prima ed unica apparizione nota fino ad oggi oltre i flashback