Il personaggio di Yondu Udonta è interpretato dall'attore Michael Rooker e viene introdotto nella Fase 2 del Marvel Cinematic Universe a partire dal decimo film della saga cinematografica, intitolato "Guardiani della Galassia Vol. 1". Da allora, Rooker è tornato ad interpretare Yondu Udonta anche all'interno del sequel, Guardiani della Galassia Vol. 2.
Storia[]
Passato[]
I primi anni di Yondu Udonta non furono facili: i suoi genitori lo vendettero all'Impero Kree in cambio di denaro e il bambino trascorse gran parte della sua infanzia e adolescenza chiuso in una gabbia. Dopo vent'anni di schiavitù, Stakar Ogord liberò il giovane Yondu e lo accolse tra i ranghi dei Ravagers. Udonta alla fine divenne il capo di un suo clan di Ravager.
Quando il Celestiale Ego gli offrì una generosa ricompensa in cambio del rapimento dei suoi figli sparsi in giro per la galassia, nella speranza che almeno uno di loro avesse ereditato i suoi geni Celestiali, Yondu accettò la sua offerta, nonostante il codice Ravagers proibisse esplicitamente il traffico di bambini. Tuttavia, quando Yondu scoprì che Ego assassinava tutti i bambini che non superavano il suo "test genetico", l'alieno si rifiutò di continuare ad eseguire i suoi ordini, risparmiando l'ultimo bambino che aveva catturato per suo conto, Peter Quill, trasformandolo in un Ravagers.
Il comandante impedì ai propri commilitoni, che non avevano mai assaggiato di un terrestre, di mangiare il bambino e, negli anni a venire, crebbe Quill sotto la sua guida, trasformandolo nel perfetto "ladruncolo-intergalattico".[1][2]
La ricerca dell'Orb[]
Ventisei anni dopo, divenuto ormai un uomo adulto - nonché il leggendario fuorilegge conosciuto sotto il falso nome di Star-Lord - Peter scelse di tradire Yondu e gli altri Ravagers recandosi su Morag per rubare un oggetto conosciuto come Orb, con l'intento di rivenderlo a un certo Broker. Venuto a conoscenza del tradimento, Yondu fece mettere una taglia sopra la sua testa e gli diede la caccia per tutta la galassia.
Alla fine, Udonta riuscì a catturare Quill, ma decise di aiutarlo nella battaglia contro Ronan l'Accusatore dell'Impero Kree, che minacciava di usare la Gemma del Potere per distruggere Xandar, in cambio della gemma stessa. In seguito alla sconfitta del dittatore intergalattico, Quill rispettò l'accordo e consegnò l'Orb nella mani di Yondu e degli altri Ravagers, affidando in realtà la vera Gemma del Potere alla comandante dei Nova Corps, Nova Prime.[1]
Battaglia sul pianeta Ego[]
Quando Stakar Ogord scoprì che in passato Yondu e il suo clan di Ravagers avevano trafficato bambini, li esiliò con disonore. Espulso con disonore dai Ravagers per aver contrabbandato bambini in passato, Yondu, bisognoso di denaro, decise di accettare l'incarico dell'Alta-sacerdotessa Ayesha dell'Impero Sovereign di consegnarle i Guardiani della Galassia che avevano mancato di rispetto a lei e al suo popolo. Rintracciati parte dei guardiani su Berhert, Yondu e il suo clan catturarono Groot e Rocket Raccoon.
Restio a consegnarli ad Ayesha, Yondu causò l'ammutinamento di gran parte dei suoi compagni, che lo incarcerarono assieme ai prigionieri. Con l'aiuto del piccolo ma infantile Groot e dell'unico commilitone rimastogli fedele, Kraglin Obfonteri, Yondu riuscì tuttavia a liberarsi e recuperare il controllo della propria astronave, uccidendo tutti i Ravagers ribelli col supporto di Rocket. Scoprendo da quest'ultimo che Peter era stato avvicinato dal perfido Ego, Yondu procedette a diramare l'allerta e raccontare loro la vera storia del Celestiale.
Il concepimento di Peter era parte di un complotto più grande orchestrato proprio dal padre per generare un nuovo Celestiale: durante i suoi numerosi viaggi per il cosmo, infatti, Ego aveva innestato migliaia di estensioni di se stesso nei pianeti da lui visitati per terraformarli e controllarli secondo la sua volontà, attuando così il suo progetto di "Espansione" affinché tutto diventasse "Ego". Ma poiché un singolo Celestiale non disponeva del potere sufficiente per portare a termine tale impresa, Ego scelse di accoppiarsi con centinaia e centinaia di esseri sparsi nell'universo nella speranza che almeno uno dei bambini nati dalla loro unione, ereditasse i suoi geni celestiali e gli consentisse di portare a termine il suo progetto per il cosmo.
A tale scopo, Ego aveva assoldato il pirata Yondu Udonta affinché rapisse tutti i bambini nati e li portasse al suo cospetto per sottoporli ad un "test genetico". Prima di Peter, nessuno dei neonati aveva mai superato il test: Ego aveva dunque bisogno dei suoi geni per concludere il proprio piano. E quando Ego intrappolò Peter allo scopo di utilizzarlo come "batteria vivente" per realizzare i suoi scopi, i suoi compagni arrivarono giusto in tempo per salvarlo.[2]
Morte[]
Raggiunto Peter su Ego, Yondu si alleò con il resto dei guardiani per liberare il ragazzo e sconfiggere il Celestiale. Per ostacolare i suoi piani di Espansione, Mantis spiegò ai guardiani che l'unico modo per uccidere Ego era distruggere il nucleo centrale all'interno del pianeta: a tale scopo, grazie alle batterie che aveva sgraffignato ai Sovereign, Rocket costruì al volo una bomba così potente da far detonare l'intero pianeta.
Riusciti a salire a bordo della nave Ravagers prima della grande esplosione, Yondu si sacrificò per permettere a Peter, rimasto a terra a combattere il padre, di salire a bordo della nave e salvarsi assieme al resto dei suoi compagni. Prima di morire, inoltre, Yondu gli confidò come molti anni prima, vedendo la fine che avevano fatto i bambini che aveva rapito per conto del Celestiale, si fosse rifiutato di consegnarlo salvandogli dunque la vita.[2]
Eredità[]
Riscattatosi agli occhi dei suoi compagni Ravagers, Yondu venne omaggiato da Peter e dagli altri pirati con un accorato e commovente funerale spaziale. Alla sua morte, Kraglin ereditò la sua arma preferita.[2]